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La scuola nell’era digitale, ad ognuno il suo modello didattico

Se c’è una cosa che l’emergenza coronavirus ci ha insegnato è che la didattica può essere flessibile e personalizzata. E che funziona in presenza, ma anche a distanza. Sembra passato un secolo dal decreto del 23 dicembre 2019 dell’ex ministro dell’Istruzione Fioramonti che, di fatto, metteva in discussione la validità dei percorsi telematici di alcuni corsi di laurea (in psicologia, scienze dell’educazione e pedagogia). Decreto poi ritirato dallo stesso Miur il mese scorso, visto che è solo grazie all’apprendimento a distanza che il sistema dell’istruzione sta tenendo: dalla scuola alle università. Oggi, infatti, anche gli atenei pubblici stanno erogando corsi a distanza, programmando esami e discussioni delle tesi online. Comprese le facoltà di medicina. Una rivoluzione. E una nuova opportunità formativa da cogliere, anche per la post emergenza. Strutture come Docet formazione, in particolare, sono in grado di erogare lezioni e corsi attraverso tre modalità: in aula o online per il recupero anni scolastici e i diplomi; in modalità webinar per il corso di laurea in fisioterapia (con lezioni in diretta da Roma, in modalità online) attraverso la telematica Unicusano.

TRE MODELLI DI DIDATTICA
I sostenitori della didattica frontale e in presenza guardano alla scuola come ad una Istituzione all’interno della quale non avvengono solamente scambi di contenuti culturali, ma si intrecciano relazioni sociali, umane, che vanno al di là della specificità del luogo. Si evidenzia l’importanza dell’interazione con gli altri, sia pari età che docenti, e anche il confronto diretto che permette un feedback immediato delle nozioni apprese. Si sottolinea anche il concetto di appartenenza a un gruppo, un Istituto, una classe. Tutti punti di forza di un modello che sopravvivrà alla crisi ma che potrà essere integrato con le nuove forme di didattica.

Poi c’è la Dad (didattica a distanza) e l’e-learning su cui le nuove generazioni di studenti universitari (ed anche quelli delle scuole nell’ultimo periodo) si stanno misurando grazie all’avvento di piattaforme specifiche e nuove tecnologie e metodologie di apprendimento. Le lezioni si possono seguire online, con contenuti registrati che possono essere visualizzati più volte, possono essere scaricati, i libri cartacei vengono sostituiti da file multimediali e anche compiti ed esercitazioni vengono spediti e scambiati tramite mail o chat. Un sistema che permettere di completare gli studi fino alla laurea, seguendo corsi e lezioni comodamente da casa, su pc, tablet e smartphone.

Infine troviamo un terzo modello ibrido che integra i due precedenti: la formazione webinar. Webinar è un termine nato dall’unione di web e seminar che sta a indicare la possibilità tramite la quale più persone contemporaneamente si collegano via web in un giorno e ora prefissati e seguono una lezione in diretta tenuta da un docente. Gli studenti possono interagire col docente in tempo reale o tramite una chat. Anche a questo modello si stanno ispirando le scuole durante l’emergenza coronavirus ricostruendo in “classi virtuali” le lezioni tenute in presenza.

QUALE MODELLO SCEGLIERE?
Nell’ambito del recupero anni scolastici e dei diplomi – spiegano gli esperti di Docet Formazione – quotidianamente ci troviamo ad orientare i ragazzi sulla scelta di un indirizzo di studi che meglio soddisfi le specifiche attitudini di ciascuno di loro, ma ora grande attenzione viene riservata anche al consiglio sulla modalità di insegnamento più consono alle diverse esigenze degli studenti. Se uno studente è anche un lavoratore – aggiungono – non abbiamo quasi mai dubbi nell’indirizzarlo verso la modalità online. Lo stesso, se si tratta di uno sportivo a livello agonistico o che ha superato di molto l’età scolare o che abita in zone dalle quali farebbe fatica a raggiungere la nostra sede o che ha problemi di salute e non riesce a spostarsi. In genere – proseguono da Docet Formazione – ai ragazzi di età compresa fra i 14 e i 19 anni proponiamo invece una didattica in aula: per loro pensiamo a un tipo di formazione che riguarda l’intero individuo. L’avere orari di aula da rispettare, il riconoscere un ruolo istituzionale ai docenti, il rispetto delle regole, sono ancora oggi delle nozioni imprescindibili dal sapere scolastico. In più, i genitori dei minori, si sentono molto più tranquilli sapendoli a scuola che non a casa davanti a un pc. Forse in questa fascia di età, i vantaggi di una didattica a scuola superano quelli di una didattica online. Perciò, Docet Formazione ha pensato, anche per chi sceglie un percorso didattico online, di integrarlo con una lezione a settimana in aula, per avere un confronto diretto coi docenti”.

IL PERCORSO UNIVERSITARIO
Discorso diverso va fatto invece per l’università perché le lezioni universitarie hanno spesso orari scomodi, con molte ore libere fra una lezione e l’altra, costringendo così gli studenti a rimanere fuori un’intera giornata per qualche ora di lezione. Senza contare il tempo perso per raggiungere l’ateneo e senza considerare l’impossibilità di frequentare le lezioni per gli studenti lavoratori. Perciò Docet Formazione ha stretto una collaborazione con una prestigiosa Università telematica, la Niccolò Cusano. “La modalità webinar – concludo da Docet Formazione – viene da noi utilizzata invece per il corso di laurea in fisioterapia, fiore all’occhiello della nostra attività con lezioni con obbligo di frequenza in diretta da Roma”.

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