Hai mai riscontrato difficoltà nello scrivere un tema? Quante volte ti sei trovato davanti al foglio bianco, con lo sguardo perso nel vuoto e la testa piena di pensieri... che…
Scrivere un tema: perché i ragazzi di oggi fanno fatica

Hai mai riscontrato difficoltà nello scrivere un tema?
Quante volte ti sei trovato davanti al foglio bianco, con lo sguardo perso nel vuoto e la testa piena di pensieri… che però non riesci a mettere giù? Oppure hai iniziato a scrivere, ma dopo tre righe ti sei bloccato? Niente panico: non sei l’unico. Sempre più studenti oggi fanno fatica a scrivere un tema scolastico in modo chiaro, personale e coerente. E il problema non è solo tuo: è di una generazione intera.
In questo articolo non troverai una lezione di italiano, ma una riflessione vera e senza filtri su perché scrivere è diventato così difficile. Analizzeremo le cause, capiremo cosa c’entra la lettura (spoiler: tanto), e vedremo perché il modo in cui comunichiamo ogni giorno ha cambiato anche il nostro rapporto con la scrittura. Ma soprattutto, proveremo a trovare insieme una strada per ritrovare il gusto di raccontare, pensare, argomentare. Anche se all’inizio sembra impossibile.
Scrivere un tema oggi: il problema esiste davvero?
Sì, esiste eccome. Meno di 1 studente su 3 si sente sicuro nel produrre testi argomentativi o scrivere un tema strutturato. In pratica: più della metà dei ragazzi ha difficoltà a esprimere i propri pensieri in forma scritta. E non lo diciamo solo noi. A confermare tutto questo ci sono anche le prove INVALSI, che ogni anno segnalano grosse lacune nella capacità di organizzare un discorso, mantenere coerenza tra le frasi e scrivere in modo corretto e personale.
Ma non servono i numeri per accorgersene. Basta entrare in una classe qualunque e osservare: scrivere è diventato uno dei compiti più temuti dagli studenti, più ancora della matematica. Non perché manchi l’intelligenza o la voglia, ma perché manca l’abitudine. O meglio: è cambiato tutto il nostro modo di comunicare, e di conseguenza anche quello di pensare.
Siamo la generazione del “troppo lungo, non l’ho letto”. E non è (solo) pigrizia: è che il mondo intorno a noi ci ha abituati così. Scorriamo decine di video al giorno, leggiamo titoli e sottotitoli, ci mandiamo messaggi vocali da 2x, usiamo emoji al posto delle parole. E mentre tutto si accorcia, anche la nostra attenzione si restringe.
Scrivere un tema però richiede l’opposto: tempo, concentrazione, pazienza. Vuol dire prendere un’idea, srotolarla, spiegarla, darle una forma. È come allenare un muscolo che non usiamo più. Se i social ci hanno insegnato a comunicare in 10 secondi, scrivere un tema ci chiede di rallentare e pensare in profondità. E no, non è facile farlo se non lo fai mai.
È un’abitudine che si è persa, o forse non si è mai creata davvero. Ma è anche una competenza che si può riaccendere, poco alla volta, senza sentirsi fuori tempo massimo. Non serve diventare poeti o filosofi. Basta ricominciare a dare spazio ai pensieri lunghi.
Il crollo della lettura
Prima di imparare a scrivere bene, bisogna imparare a leggere. Sembra banale, ma è la verità. Eppure oggi, diciamolo senza giri di parole, leggiamo sempre meno. Non parliamo solo di libri, anche leggere un articolo fino alla fine o una pagina intera di un saggio può sembrare un’impresa. Se un testo è troppo lungo, il dito scivola via. Si skippa. Si salva per dopo. Poi “dopo” non arriva mai.
E la conseguenza? Quando devi scrivere un tema, mancano gli strumenti. Perché leggere serve a tutto: ti arricchisce il vocabolario, ti fa capire come si costruisce un discorso, ti insegna a riconoscere uno stile, ti fa vedere come si fa a pensare con ordine. Non leggere significa perdere un sacco di occasioni per allenare la mente, e non parliamo solo della scuola, ma della vita.
In più, leggere sviluppa l’immaginazione, l’empatia, la capacità di osservare il mondo da più punti di vista. E tutto questo ti serve quando devi affrontare una traccia e provare a dire la tua. Chi legge poco, spesso scrive in modo piatto, confuso, con frasi che non stanno in piedi. E no, non è per mancanza di intelligenza. È che nessuno può suonare uno strumento se non ha mai ascoltato musica.
Pensare è faticoso (ma è anche bello)
Scrivere un tema non è solo mettere insieme frasi corrette: è pensare. E pensare, sul serio, richiede uno sforzo a cui non siamo più tanto abituati. Perché oggi abbiamo sempre la risposta pronta a portata di mano: basta una ricerca su Google, un prompt su ChatGPT, uno screen di Wikipedia. Tutto è già lì. Perché perdere tempo a rielaborare?
Il problema è che se non ci esercitiamo a elaborare un’idea con la nostra testa, non impariamo mai davvero a ragionare. Ci limitiamo a incollare concetti di altri, a riportare frasi che non ci appartengono, a riempire righe senza metterci dentro nulla di nostro. Il risultato? Temi tutti uguali, impersonali, che sembrano scritti da un robot… e a volte lo sono davvero.
Ma c’è una cosa che i motori di ricerca non potranno mai fare al posto tuo: creare un pensiero originale. Dire “questa è la mia idea”, e avere il coraggio di argomentarla. Certo, non è immediato. A volte ti sembra di non avere niente da dire. Ma più ti alleni, più il cervello si sveglia. Scrivere un tema può diventare, sorprendentemente, un modo per conoscersi meglio. E anche se è faticoso, può essere bellissimo.
Il blocco da foglio bianco: perché succede
Il famoso “blocco da foglio bianco” è una sensazione che conoscono in tanti, e che può diventare paralizzante. Ma da dove arriva?
Spesso nasce dalla paura di sbagliare. Hai in testa l’idea che un tema debba essere perfetto, senza errori, super intelligente. E invece no: il tema è un processo, non una gara a chi scrive meglio. Bloccarci succede anche perché non abbiamo un metodo, perché non sappiamo come iniziare, come strutturare le idee, da dove partire.
Altre volte il blocco nasce da un’altra trappola: il pensiero che “tanto non sono capace”. Ma chi l’ha deciso? Il segreto è uno solo: cominciare. Anche solo con una frase, una parola. E lasciare che la scrittura faccia il resto, piano piano.
Scrivere bene significa comunicare in modo chiaro, onesto, personale. E questo è molto più alla portata di quanto sembri.
Non serve essere dei poeti o dei geni per fare un buon tema. Serve ascoltarsi, partire da un’idea semplice e svilupparla con un filo logico. Anche gli errori fanno parte del processo: sono normali, sono utili, e spesso dicono molto più del risultato finale. Scrivere è come parlare con carta e penna (o tastiera): se sei abituato a dirti “non sono capace”, ti blocchi ancora prima di iniziare.
In più, scrivere ti aiuta a chiarire anche i pensieri che hai in testa. Quante volte ti sembra di avere le idee confuse? Mettendole giù, capisci cosa pensi davvero. Perciò, lasciati andare. Il tema perfetto non esiste, ma il tuo modo di scrivere sì. E vale la pena scoprirlo.
Cosa puoi fare per migliorare nello scrivere un tema?
Ok, scrivere un tema è difficile. Ma da qualche parte bisogna pur iniziare, no? E se ti dicessimo che puoi farlo anche da solo, un passo alla volta, senza aspettare la prossima verifica? No, non ti stiamo dicendo di fare i compiti per “divertimento”, ma di trovare piccoli modi per allenare la scrittura nella vita di tutti i giorni.
Allenati con la scrittura creativa, dove l’idea conta più della forma, oppure dai spazio a tipologie nuove: una lettera a te stesso, una recensione, una storia vera, un’opinione personale. Scrivere non è solo il tema argomentativo o il saggio breve che fai a scuola: è anche raccontare chi sei. E questo può cambiare tutto.
Hai mai provato a tenere un diario (anche solo in digitale)? A scrivere un pensiero la sera su com’è andata la giornata? Oppure a raccontare in poche righe cosa ti ha colpito di un film, di una serie tv o di una canzone? Sono esercizi semplici, ma potentissimi. Perché ti obbligano a mettere ordine nei pensieri, a dare forma a quello che senti. E più lo fai, più diventa naturale.
Un altro trucchetto è scrivere per qualcun altro. Un messaggio lungo a un amico, una lettera (vera o finta), una recensione di un libro o di un gioco. Scrivere per comunicare davvero, non per riempire pagine, è il modo migliore per migliorare. Non serve la scuola per iniziare a scrivere meglio: basta volerci provare. Anche solo per cinque minuti al giorno.
Per appassionarti alla lettura, puoi optare per scelte più coinvolgenti: non solo classici (importantissimi, certo), ma anche romanzi vicini al vissuto dei ragazzi. Libri che parlano la tua lingua, che ti emozionano, che ti fanno riflettere. Quando leggi qualcosa che ti tocca, viene più voglia anche di scriverne. La scrittura nasce sempre da un’emozione. E la lettura può accendere quella scintilla.
E la scuola, cosa può fare?
Diciamolo chiaramente, quando scrivere diventa invece un dovere, viene visto più come un ostacolo da superare che un’occasione per esprimersi.
Le tracce preconfezionate, i titoli rigidi, i voti, le correzioni in rosso possono creare un vero e proprio blocco creativo.
Noi di Docet Formazione lo sappiamo bene, per questo motivo promuoviamo costanti attività di scrittura, per insegnare non solo cosa scrivere, ma come farlo nel modo giusto. Guidiamo i nostri alunni passo dopo passo nella costruzione di un testo, spieghiamo con chiarezza la struttura, l’argomentazione, la coerenza.
Consapevoli che la scrittura si sviluppa come qualsiasi altra competenza: non è talento ma allenamento. E questo si fa con l’esercizio costante, la pratica ragionata, il tempo dedicato a capire cosa migliorare. Correggere, riscrivere, affinare, consultare un vocabolario.
Non basta solo assegnare una traccia: bisogna insegnare anche come restarci dentro, come si sviluppa un discorso senza perdersi, senza andare fuori tema, senza vagare nel nulla. Questo è il nostro compito, creiamo per i nostri studenti un percorso costruito su misura, che tiene conto delle difficoltà reali.
Perciò, se senti di aver perso motivazione, di non avere metodo o fiducia nelle tue capacità, sappi che hai ancora la possibilità di cambiare rotta.
Questo articolo non vuole colpevolizzarti. Non siamo qui per dirti “dovresti leggere di più” o “non usi bene i social”. Siamo qui per dirti che capire le difficoltà che hai nello scrivere è il primo passo per affrontarle. Ma se sei arrivato fin qui nella lettura, una cosa è certa: dentro di te c’è già la voglia di migliorare, anche solo un po’. E quella voglia vale oro. Noi di Docet, vogliamo che la scuola non sia solo un incubo da superare, ma un’occasione per conoscere te stesso. E se possiamo aiutarti a riscoprire anche solo un po’ il piacere di scrivere, di esprimerti, di pensare… allora ne sarà valsa la pena.