Docet lancia la campagna per non perdere l’anno scolastico con l’hashtag: #puoifarcela. Non tutti sanno, infatti, che fino al 15 marzo è possibile per uno studente ritirarsi dalla scuola in cui è iscritto e chiedere al dirigente scolastico il trasferimento in un altro istituto. Le motivazioni per questa scelta possono essere tante, come ad esempio il timore di aver sbagliato indirizzo di studi, la necessità di una pausa di riflessione, problemi familiari o personali, con il rischio concreto di perdere un intero anno scolastico. Mentre, al contrario, è possibile comunque recuperare l’anno grazie all’aiuto di strutture come quella di Docet.
Con Docet, infatti, si possono recuperare tutte le materie e affrontare l’esame da privatista a giugno in modo da evitare di perdere l’anno. A settembre ci si può iscrivere di nuovo nell’istituto di provenienza o in un’altra scuola di preferenza. Il metodo di Docet è calibrato sulle esigenze dello studente, sulle sue motivazioni, sulle sue capacità e i suoi ritmi. L’obiettivo è apprendere recuperando anche la fiducia in sé stessi.
E se anche l’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) evidenzia l’inutilità della bocciatura sottolineando come non abbia “evidenti benefici indicati per gli studenti o per i sistemi scolastici nel suo complesso”, l’obiettivo deve essere quello di superare il momento di difficoltà trasformandolo in una opportunità di crescita.
Alla fine è proprio questo il concetto di resilienza. “Rivolgendosi a noi – spiega lo staff di Docet – lo studente potrà farsi supportare da un team di insegnanti valido, che lo seguirà in modo diretto e intensivo, permettendogli di ripianare tutte le lacune nei cento giorni che mancano alla fine dell’anno scolastico”.